Chi ha il diritto di sapere dove mi trovo ?
![Introduzione](/img/i_point_it.gif)
Un collaboratore ha come compito principale quello di effettuare consegne con un veicolo di servizio.
![Avviatore](/img/d_point_it.gif)
Il datore di lavoro installa un sistema GPS nel veicolo di servizio e recupera in seguito i dati del sistema.
![Peripezia](/img/p_point_it.gif)
Il collaboratore si rende conto che il datore di lavoro può seguire la sua traccia e controllare i suoi movimenti (pause, ecc.). Lo considera del tutto abusivo.
![Risoluzione](/img/r_point_it.gif)
Il collaboratore può chiedere al suo datore di lavoro le ragioni dell’utilizzazione del sistema GPS. Deve esserne informato dal suo datore di lavoro prima della messa in opera del sistema.
![Conclusione](/img/c_point_it.gif)
Il datore di lavoro deve informare, giustificare la sua decisione e spiegare quali dati vengono raccolti per poter utilizzare un tale sistema. Non ha il diritto di utilizzare i dati per altri motivi. Si può sorvegliare la prestazione di un lavoratore; è invece illegale sorvegliare il suo comportamento.
Raccomandazioni
Lo scopo perseguito deve essere chiaro e la misura necessaria la più adeguata e meno invasiva per raggiungerlo deve essere adottata. Questa misura deve essere oggetto di una comunicazione appropriata.
Prinicipi di base
LIPAD 38 et 42 ; LPD 4; 12, 13, 14 e 17 ; LL 6 ; OLL3 26 ; CO 328 e 328b
Principio di liceità (legalità), buona fede e della proporzionalità (adeguamento, necessità della misura e misura il meno invasiva possibile) ; principio della trasparenza della raccolta di dati : lo scopo della raccolta deve essere riconoscibile ; protezione dei lavoratori.
Esempio concreto
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